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ANSIA.

  • Immagine del redattore: an
    an
  • 30 ago 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Ecco oggi mi sembra proprio il giorno giusto per parlare della mia ansia.

Due giorni fa all'idea di iniziare finalmente questo viaggio mi sentivo forte, positiva, piena di entusiasmo e di energia come non sentivo da tanto tempo.

Ieri mattina sono andata il clinica tutta pimpante a fare il primo prelievo di controllo, tutto a posto.

Al pomeriggio mi chiamano e mi dicono che posso iniziare con la stimolazione.


Da quel momento mi sono sentita inghiottire ogni istante di più dall'ansia e dalla paura.

Arrivo a casa dal lavoro e realizzo che non so bene cosa fare... Sì, devo fare la puntura e poi?

I prossimi giorni? Con mio marito rileggiamo per l'ennesima volta tutto il protocollo ma presa dall'ansia chiamo.

La dottoressa mi compatisce e mi spiega ancora una volta tutto... Mi faccio fare la puntura da mio marito, da sola è impossibile.


Ma intanto l'ansia rimane, mi sento come in un blob... lontano da tutto e da tutti.

Cerco di razionalizzare i pensieri, parlo per ore con mio marito cercando di buttare fuori questo panico, quest'irrequietezza che non mi da pace.

Ho paura di fallire, ho paura di star male, ho paura di provarci ancora!


La notte è lunga e molto tormentata. Appena chiudo gli occhi dubbi, frasi, cose da fare e pensieri mi affollano la mente.

Con la luce del giorno i fantasmi si dileguano.

Mio marito riparte: aimè lavora in un'altra città (più avanti ne parlerò) e io mi sento improvvisamente così sola. Vi è mai capitato? Un vuoto, una voragine incolmabile... Stavo quasi per abbracciare la signora delle pulizie!

Questa è una delle tante situazioni che mi trovo ad affrontare in questo percorso ad ostacoli verso, spero, la gravidanza! Una costellazione di emozioni, molto spesso negative, che richiedono una forza costante per essere vissute.

Io poi ho un carattere fin troppo sensibile e ogni volta per far sedimentare parole, pensieri, o episodi ci metto giornate intere...

Una cosa che mi serve è scrivere e leggere le altre donne che come stanno combattendo questa battaglia. In loro mi vedo riflessa. Mi sento un po' meno sola e molto più compresa. Dove io vedo nero magari loro già vedono la luce... grazie!

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