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LA CRESCITA NEL DOLORE

  • Immagine del redattore: an
    an
  • 25 ott 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

È passato esattamente un mese da quando il nostro primo tentativo di ICSI è terminato. Sono scomparsa per un po'...ma ne avevo bisogno.


Affrontare una PMA non è solo mettere alla prova corpo e spirito per un mese, è molto di più. Per 29 giorni non ho pensato a nient'altro, tutta la mia energia e i miei pensieri erano concentrati lì. Mi sentivo come in una bolla...che ogni tanto detestavo, ma poi ho capito che è l'unico modo per affrontare tutto questo.


Quando quel mese è finito mi sono sentita come quando torni da un lungo viaggio e vieni ricatapultata nella tua quotidianità. All'inizio uscire era difficile, direi quasi doloroso. Andare in mezzo alla gente facendo finta che non fosse successo nulla era assurdo. Dentro di me sentivo urla e dolore, ma fuori dovevo sorridere come sempre. Avevo addirittura la sensazione di averlo scritto in faccia del mio fallimento...la paura che le persone potessero leggere sul mio viso quello che avevo vissuto.


Sono stati giorni lunghi e difficili... ma dopo essermi pianta addosso ho deciso di riprendere in mano la mia vita e fare tutto quello che avevo momentaneamente messo da parte. Vi ricordate la mia lista? Bhè non ho ancora fatto tutte le cose, ma tante invece sì!


C'è un punto per me molto importante di quella lista, anzi forse due che vanno di pari passo e riguardano la mia crescita personale, il riuscire ad imparare qualcosa da questi momenti molto difficili. E così è stato anche questa volta: diciamo che il filo conduttore della mia vita sembra proprio essere quello di trovarmi in situazioni di grande sofferenza da cui trarre grandi insegnamenti... una cosa facile mai!


Dopo questa esperienza non mi sono più sentita come prima. Il mese che ho passato completamente chiusa in me stessa e concentrata su un obiettivo solo mio, mi ha permesso di vedere le cose da un altra prospettiva: LA MIA. In quelle settimane tante persone mi hanno dimostrato amore, anche chi non sapeva cosa stessi passando, altre invece che avrei voluto avere più vicine non si sono preoccupate molto per me. Questo mi ha portato a fare tante riflessioni... ci sono rimasta male inizialmente ma poi ho lasciato andare, non avevo tempo di star male anche per quello. Questo mi ha portato finalmente ad accettare me stessa e le persone per come sono e a prendere il buono che mi possono dare. Mi sono sentita come liberata... so che è difficile da spiegare. Ho tagliato i rami secchi, che poi forse nel mio caso erano più degli schemi mentali, ma pur sempre da eliminare. Via tutto quello che non mi da niente, che mi da sofferenza, che mi blocca nella mi crescita...e avanti persone e cose mi fanno sorridere, mi stimolano e mi danno amore.


Da questa esperienza ho imparato a prendere solo le persone e le cose belle, ho imparato a sentirmi, ho imparato ad essere felice anche nel buio più buio, ho imparato a vedere oltre al dolore, e ho imparato ad amare la mia vita così com'è.

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